Quando vado in banca (oppure all'assicurazione e altri uffici), dopo aver eseguito una certa operazione richiesta, l'impiegato pronuncia la solita frase: Firmi qui. Ho due possibilità: firmo oppure chiedo: Cosa sto firmando?. Chiedo! L'impiegato cerca di spiegarmi in due parole. Osservo i fogli da firmare che sono sei o sette. Mi chiedo: come può spiegarmi in due parole tutto ciò che è scritto, oltretutto con lettere piccolissime? Anche qui due possibilità: firmo oppure chiedo di leggere tutto. Scelgo la seconda.
Dopo quarantasei minuti, finito di leggere (non vi dico gli sguardi dei clienti in coda!), mi rendo conto di non avere capito nulla, essendo lo scritto di difficile interpretazione. Anche qui due possibilità: firmo sulla fiducia, oppure giro i tacchi e me ne vado. Scelgo la seconda, accompagnato da improperi da parte di tutti, impiegato compreso, il quale mi rimprovera: Se non capisce non è colpa mia. La mia faccia diventa un peperone rosso!
Conclusione. La prossima volta Firmo e chiusa lì, perà mentre esco guardo con aria di sfida i clienti in coda, come per dire: Vedete come sono stato veloce? Io ho capito tutto, ora sta a voi! Mi viene però un dubbio maligno. Non sarà per caso stato creato ad arte tutto ciò?
Filippo Vannini