NOSTALGIA DI VIAGGI

Il ripiombare nel lockdown, anche se questo nuovo provvedimento è più tenue nelle misure prese di quello della scorsa primavera, mi ha gettato nello sconforto. Sarà perché vivo da sola e già questa situazione della vita in cui mi ritrovo la soffro assai, poi con queste restrizioni mi sono incupita ulteriormente. Se a questo si aggiunge che siamo in una stagione in cui le ore di luce del giorno sono ridotte al lumicino e fa freddo, che in giro sento solo lamentele e noto un senso di desolante squallore, mi domando come l'umore non possa essere nero come la pece.

Per sfuggire alle strette maglie di questa opprimente rete, porto allora spesso i miei pensieri ai bei tempi andati, in particolare a quelli trascorsi con le gite del Dopolavoro Ferroviario. Viaggi che mi hanno permesso esperienze uniche, dato spazio alle mie tante curiosità, che hanno allargato e arricchito i miei orizzonti con la visita di paesi, borghi e città carichi di storia, beni artistici, paesaggistici, etnici e culturali. Occasioni che mi hanno inoltre appagato a livello umano, permettendomi di relazionarmi e intrecciare conoscenze, amicizie e trovare opportunità di svago. Per questo fremo perché tutto possa tornare presto come prima.

A.M.C.