NOTIZIE CITTADINE PROVENIENTI DAL PASSATO

22 Settembre 1902 - All'ospedale non c'è posto per i poveri. Può accogliere ogni giorno 57 malati gratuiti, di cui 18 nella sezione chirurgica e 39 in quella medica. I braccianti non vengono ricoverati se non a pagamento.
16 settembre 1912 - Inaugurazione della nuova sede della Cassa di Risparmio di Rimini: l'edificio è a lato del Giardino Ferrari, sul luogo dove sorgevano i ruderi dell'antica chiesa di San Tommaso.
12 Settembre 1917 - Viene deciso il ripristino del palazzo dell'Arengo in stile romanico - gotico. I lavori saranno realizzati tra il 1919 e il 1925 dall'arch. riminese G. Rastelli.
18 Settembre 1918 - Scoppia l'epidemia di spagnola. Già nei primi mesi dell'anno c'erano state vittime a Rimini. Adesso la malattia colpisce con molta violenza. Dal 15 al 31 Ottobre muoiono 125 persone.
2 Settembre 1919 - La giunta comunale decide di abolire la cinta daziaria liberalizzando gli scambi tra città e campagna, una manovra che dovrebbe favorire le classi più povere. Si effettua l'abbattimento di ampie porzioni di mura medioevali e la distruzione di alcune porte della città.
11 Settembre 1920 - In mezzo al cumulo di macerie e di detriti creati dal crollo di un cornicione viene scoperta in via Cairoli una pietra arenaria con incisioni etrusche e, al centro, una testa di guerriero con elmo e una cuspide di lancia.
5 Settembre 1936 - I censimenti nazionali del 1931 e del 1936 documentano la prevalenza dei contadini (per lo più mezzadri), l'assenza di operai, la presenza non eclatante dei ceti medi e di pescatori, ma soprattutto un consistente esercito di disoccupati e di persone in condizione non professionale (per lo più casalinghe e studenti) pari al 52% del totale dei residenti al 1931.
2 Settembre 1944 - Dopo il rapido superamento del fiume Foglia da parte degli Alleati, è specialmente il colle di Covignano, divenuto un caposaldo di resistenza tedesca, al centro di un bombardamento a tappeto per via aerea, terrestre e marittima da parte degli Alleati.
15 Settembre 1950 - Durante la seconda guerra mondiale il Grand Hotel decade e viene chiuso. Solo agli inizi degli anni '50, venduto al Comune, viene restaurato e riaperto e, ancora una volta, torna ad essere il simbolo della bella Epoque.

La Redazione