Rivedere con la fantasia il salone delle feste del DLF di Rimini (ora ristorante aziendale), mi riporta alla mente dolci momenti di gioia e di allegria della fanciullezza. Era l'Italia della rinascita che coinvolgeva tutti, grandi e piccoli. Il salone rappresentava il luogo della socializzazione dei vecchi e dei giovani, dove si respirava l'aria della speranza e della nuova vita economica e spirituale della Nazione.
La TV, che troneggiava dall'alto del suo piedistallo, trascinava al massimo le intere famiglie dei dipendenti FS che seguivano i programmi trasmessi dall'unico canale nazionale esistente. Al sabato sera io, mia sorella e i miei genitori, seguivamo calorosamente il mitico Musichiere e vivevamo con interesse i romanzi televisivi mandati in onda, tipo Capitan Fracassa.
Per i bambini il grande evento era il Carnevale. Mi ricordo in particolare il carnevale del 1958 in maschera: mia sorella mascherata da bella Contadinella e io da grazioso Pierrot. Il particolare che mi è ancora vivo nella mente, è il palco allestito nel salone, dove salivano i bimbi che si esibivano e che ricevevano poi un allettante sacchettino di ricchi dolciumi. Quel premio mi attraeva troppo e senza esitazione, lasciando stupefatti i miei famigliari, sono salita sul palco e ho recitato l'unica cosa che ricordavo: La bandiera dei tre colori è sempre stata la più bella, noi vogliamo sempre quella, noi vogliamo la libertà. Presi il mio sacchetto di caramelle e, tutta soddisfatta, scesi dal palco.
Gabriella Parri
Carnevale 1958: le sorelle Gabriella e Liviana Parri