Fra i vari rapporti di ordine locativo in vigore con Società del Gruppo FS, il Dopolavoro Ferroviario di Rimini ha in locazione da una di queste, Centostazioni SpA, un piccolo bar all'interno della stazione di Rimini, (55 mq e 38 mq del magazzino interrato). Questo contratto scade il 30 giugno 2019. La sua gestione è affidata, da sempre, in sub-locazione. L'esercizio rimane ubicato nel fabbricato di stazione, in posizione angolata, in fondo al primo marciapiede lato Riccione. Nell'ultimo decennio la sua gestione si è dimostrata sempre più problematica, con difficoltà che sono andate ad accentuarsi negli ultimi anni.
Il principale fattore destabilizzante è stato determinato dagli annosi lavori per la metropolitana di superficie, che hanno comportato la chiusura al pubblico dei corridoi di accesso lato sud della stazione, che raccordavano anche i vicini parcheggi. Spariti o quasi i viaggiatori, le ripercussioni per le attività commerciali che gravavano nell'area, compreso il bar, sono state oltremodo penalizzanti in termini di ritorno economico. Inoltre, la chiusura del limitrofo supermercato Coop, risalente a 3 anni fa circa, è stata un altro duro colpo per gli affari del bar poiché ne ha comportato il completo isolamento.
Tutti ben sanno come le stazioni siano ricettacolo di sbandati di ogni sorta e Rimini in questo non sfugge alla regola, anzi è facile immaginare come l'esercizio, proprio per il suo isolamento, subisca e soffra questa difficile situazione da stato d'assedio, tanto che il locale viene di norma, per ragioni di sicurezza, chiuso già a metà pomeriggio.
L'elevato canone che il DLF corrisponde per il bar (circa un quinto di quello corrisposto al Gruppo FS per tutti gli immobili in affidamento) è allo stato attuale insostenibile. Circa un anno fa, era stata fatta domanda alla Sede Centrale per una sua riduzione, richiesta rimasta a tutt'oggi inevasa. A tutto questo si aggiunga che il gestore ha accumulato un notevole debito nei confronti del DLF per il mancato pagamento dell'affitto.
Il Consiglio Direttivo del DLF sarà presto chiamato a decisioni di merito, che a questo punto appaiono ineluttabili, salvo che nel frattempo non intervengano insperati fatti nuovi, ovvero la disdetta del contratto con la conseguente restituzione dei locali alla proprietà. Il bar DLF di stazione ha costituito per generazioni di ferrovieri in servizio un punto di ritrovo e di aggregazione, e questo è stato uno dei motivi per i quali si è temporeggiato e fatto di tutto prima di arrivare a sofferte decisioni.
Giovanni Vannini