GENTILEZZA

La gentilezza è medicina verso il potere dell'arroganza, è modo di sostituire la solitudine con l'accoglienza di cui il mondo ha più che mai bisogno. Vi sono molti gesti utili e forti, a volte persino necessari, che si impongono nelle condizioni di conflitto che appartengono tragicamente all'esistenza, ma solo con la gentilezza autentica, legata strettamente al senso di bontà, può cambiare la vita e il mondo. Troppi ormai i gesti prepotenti e muscolari tornati sulla scena pubblica da non farci desiderare un po' di gentilezza vera, urgente e necessaria per affrontare le ombre della barbarie sociale e politica ma anche domestica, che qua e là deturpa la vita. La gentilezza ha infatti la sua casa in un mondo giusto e accogliente.

Ma non sempre la gentilezza è vera gentilezza. La gentilezza vera non è solo buona educazione, non è solo riconducibile alle buone maniere o, per dirla modernamente, buona comunicazione; non è forma, non è strategia aziendale o marketing, ma è solo semplicemente umanità. La gentilezza autentica si costruisce attraverso una vera e propria educazione alle virtù nella famiglia come nella vita sociale. Tra i suoi ingredienti virtuosi, ne evocherei almeno quattro: l'umiltà nei confronti dei propri talenti, la tolleranza verso le proprie e altrui diversità e fragilità, la bontà verso chi ne ha più bisogno, l'ottimismo della volontà verso il futuro anche quando appare oscuro.

Duilio Ganzaroli