NOTIZIE CITTADINE PROVENIENTI DAL PASSATO

4 luglio 1908 - Viene inaugurato il Grand Hotel. È una moderna e sontuosa costruzione dotata di tutti i moderni comfort, grandiose sale al primo piano e 250 camere ai piani superiori, a pochi passi dal mare.
8 agosto 1915 - Il Comune stipula accordi con la Società Adriatica di Elettricità per illuminare alcune vie principali e le frazioni di Viserba, Viserbella e Bellaria.
16 agosto 1916 - Ancora scosse di terremoto del 7° e 8° grado della scala Mercalli. Il bilancio è gravissimo. Morirono 4 persone, ci furono una trentina di feriti e danni ingenti agli edifici del centro e della periferia. Il Corso d'Augusto offre un'immagine desolante con cornicioni e abitazioni pericolanti. Al mare solo qualche lieve danno al Grand Hotel.
14 luglio 1920 - Alle 14,30 divampa furioso un incendio dagli abbaini del Grand Hotel. Rimangono distrutte le due cupole prospicienti il piazzale, che poi non furono più ricostruite.
2 luglio 1921 - Inaugurazione della linea tramviaria. Le vetture elettriche sostituiscono quelle a cavalli. Il percorso inizia a piazza Cavour, percorre via Gambalunga, via Destra del Porto, sottopasso ferroviario, viale Principe Amedeo e per la litoranea arriva fino a piazza Tripoli, poi Ospizio del Comasco e capolinea a Riccione.
6 luglio 1922 - Muore Monsignor Ugo Maccolini, una persona che ha riempito la città per oltre mezzo secolo con iniziative caritatevoli e sociali, realizzate con intenso lavoro e grande fede.
9 agosto 1925 - Il bolognese Dante Giovannini apre la bottega del caffè nel Corso d'Augusto e nel 1927 la torrefazione omonima.
1 luglio 1938 - Inaugurazione della linea filoviaria Rimini - Riccione in sostituzione del tram. Il servizio viene dato in concessione alla SITA. Il capolinea viene portato in piazza Giulio Cesare.
22 agosto 1938 - Viene completato l'isolamento dell'Arco di Augusto con la distruzione anche delle torri antiche che lo affiancavano. Da segnalare, tra i pochi dissensi, quello di Alessandro Tosi, appassionato di archeologia, che scrisse alcune lettere (senza firma) su alcuni periodici riminesi.

La Redazione