LA MILLE MIGLIA

Il socio Virginio Cupioli (Tonino), classe 1926, pensionato FS, già Capo Stazione Superiore, ripercorre, sull'onda dei suoi ricordi di anteguerra, un evento automobilistico che annualmente percorreva le strade della città, attirando in massa sul suo percorso i cittadini: la corsa della Mille Miglia.

Ogni anno la grande corsa transitava per Rimini; il mito dei corridori Varzi, Nuvolari, Biondetti, Ascari, Campari, Caracciola, Pintacuda, Fagioli, Farina e delle macchine Alfa Romeo, Fiat, Mercedes, Maserati, Autounion, Bugatti era nella testa dei ragazzi come riflesso della passione trasmessa dagli adulti. Molti cittadini erano schierati lungo la strada, purtroppo anche in zone pericolose, per osservare il passaggio annunciato dal rombo dei motori, e lo sfrecciare dei bolidi la cui velocità in molti casi impediva di distinguere il numero, e per individuare attraverso la tabella, la marca dell'auto e la posizione in corsa del pilota.

Nel borgo San Giovanni, tra gli alberi in corrispondenza di viale Crispi, era situato un posto di rifornimento circondato da curiosi. Le auto che si fermavano erano subito controllate da meccanici in tuta; il pilota approfittava per soddisfare le sue necessità disinvoltamente contro il tronco di un albero. La corsa attraversava la città. Il Corso e l'Arco d'Augusto; costruita successivamente la circonvallazione, le auto deviavano in essa.

Un anno, la corsa proveniva da nord e, all'uscita del ponte Tiberio, tutte le auto rallentarono dovendo voltare a destra, a eccezione di una che accelerò facendo quasi alzare le ruote nella deviazione. Tutti si chiesero chi fosse quel pilota: era il leggendario Tazio Nuvolari, detto Nivola e mantovano volante.

Virginio Cupioli