EVITARE I PASSI FALSI

Il Consiglio Direttivo del DLF è da sempre sottoposto a uno stillicidio di richieste da parte di soci, sublocatari e talvolta di postulanti di ogni tipo, per i motivi più disparati. Istanze spesso valide, ma che trovano un limite insormontabile nell'essere assecondate sia per le scarse disponibilità di cassa che per le priorità che l'organo direttivo si è dato in tema di spese.

La linea di condotta sul quando e come procedere nei casi in cui si ritenga opportuno dare corso a una spesa, evitando sempre e comunque di intaccare il fondo di riserva, è quella di tendere a procrastinare gli interventi (in particolare i più onerosi), sempre che non siano ritenuti indispensabili perché dettati da cause riferibili alla sicurezza, urgenza e necessità.

Le ragioni di questa posizione trovano giustificazione nel contesto entro cui ci si ritrova a operare. Le aree affidate dal Gruppo FS al DLF rientrano fra quelle poche, una decina, inserite in un piano di valorizzazione e quindi non acquisibili dalla nostra Sede Centrale, come invece avvenuto per la maggioranza degli altri DLF. Questa situazione pone il DLF di Rimini in una posizione di precarietà, essendo soggetto alla decisione che la proprietà prenderà, in un futuro più o meno prossimo, riguardo alla destinazione delle aree DLF.

Per evitare rischi di ogni tipo il Consiglio Direttivo si è perciò imposto da qualche tempo l'osservanza assoluta dei rapporti che regolano l'affidamento degli immobili al DLF, in particolare su alcuni punti: il puntuale pagamento degli affitti, una buona manutenzione anche straordinaria dei fabbricati e l'evitare ogni accenno di degrado ambientale. Si vuole così scongiurare ogni errore che potrebbe costare caro perché si offrirebbe immediatamente l'occasione a chi molto probabilmente non attende altro, per avere campo libero ed estromettere il DLF dal suo storico insediamento.

Sul piano economico, l'obiettivo di fronteggiare gli impegni non è certamente facile da conseguire poiché sulla voce delle entrate pesa negativamente il mancato rispetto nel pagamento dei canoni da parte di alcuni sublocatari, in stato di frequente e prolungata morosità. Per rendersi conto di quanto incidono sul bilancio DLF le spese correnti per l'ordinaria amministrazione, si evidenzia che per la sola pulizia delle aree e la manutenzione del verde si registra un esborso di decine di migliaia di euro l'anno.

Per portare linfa alle casse esangui del nostro DLF, si è cercato di dare impulso a diverse attività fra cui si sono contraddistinti alcuni settori: il turismo, la gestione dei parcheggi e l'assistenza per le concessioni di viaggio. La ricaduta positiva di questo dinamismo si è rilevata non solo con un eccellente ritorno in termini economici, ma ha anche favorito il lievitare del tesseramento che ha visto nell'ultimo lustro una progressione costante con risultati che si sono ripercossi a livello nazionale.

In questo campo, infatti, in un quadro generale di arretramento, il nostro DLF si è contraddistinto per la scalata di posizioni nella graduatoria nazionale risultando ottavo nel 2015 sugli attuali 103 DLF; per il 2016 i dati non sono ancora ufficializzati, ma si può già affermare il conseguimento del brillante primato nazionale assoluto per quel che riguarda i pensionati FS. Occorre dunque un impegno notevole che deve essere coniugato a un'attenzione costante.

Giovanni Vannini