MEMORIE E RICORDI

La memoria è fondamentale non solo nella vita quotidiana, ma anche e soprattutto quale immediata e rapidissima (ancor più dei computer) chiave di accesso alla cultura che, come scrisse qualcuno, altro non è che la testimonianza della trasformazione nel tempo degli uomini e delle cose.

Essa è inoltre particolarmente importante in quelle fasi della vita successive alla gioventù, quando si cominciano ad apprezzare i ricordi che, specie se belli e significativi, hanno il potere di riempire di soddisfazione il presente, regalando la sensazione di non aver sprecato il nostro tempo. Ecco perché non sarei assolutamente contrario al fatto che a scuola si ritornasse a studiare le poesie a memoria in modo da spingere i ragazzi a esercitare la mente in misura maggiore, in modo da allenare e migliorare le loro capacità, presenti e future, di riuscire a governarla.

Però, nonostante queste ferme convinzioni, ogni tanto mi ritrovo a chiedermi se davvero ci sia da guadagnare dalla possibilità di mantenere intatti i nostri ricordi. Perché se è vero che una buona memoria ci restituisce perfettamente la dimensione di ciò che abbiamo vissuto, è altrettanto vero che quello che abbiamo lasciato alle nostre spalle, spesso, è più carico di delusioni e amarezze che di felicità, tanto che i ricordi in tal senso, sovente, non compensano quelli legati agli eventi negativi che, magari, in un modo o nell'altro avremmo voluto cancellare.

Duilio Ganzaroli