IL TRENINO DI CITTÀ

Per fare felice ogni bambino
sono qui, sono un trenino,
che tranquillo se ne va
a passeggiar per la città.
Di tutti sto a disposizione
improvviso la stazione,
basta un cenno, so capire
e chi vuole può salire.
Scaccio la malinconia
con una dolce sinfonia,
vien da sopra i vagoncini
occupati dai bambini.
È un concerto di vocine
uguali a tante foglioline
sottilissime d'argento
che vibrar le fa il vento.
Sono fatto più o meno
come un vero vecchio treno
ma non vado più a carbone,
do del fumo l'illusione
di vederlo venir fuori
con simpatici rumori
dal camino e poi ribelle
salir su a trovar le stelle.
La mia presenza tutti attira
e qualcuno anche sospira,
ha lasciato sul trenino
i suoi sogni da bambino.

Mario Tonini
(ferroviere in pensione)