Più frequento l'ambiente del Dopolavoro e più mi convinco del valore di questa Associazione, unica nella città, grande, vivace, aperta a tutti. Interessa e coinvolge oltre 4000 soci, è un centro sportivo e culturale nel cuore della città alla quale ha dato sempre tanto senza chiedere mai nulla.
Ma quante difficoltà per sopravvivere, per fare quadrare i bilanci, per far fronte agli impegni economici che di anno in anno si fanno sempre più gravosi. Al mattino quando incontro il Presidente il cielo è sempre nero: problemi su problemi. Nel pomeriggio normalmente le nuvole si diradano, molte questioni si risolvono, torna il sereno.
Le difficoltà sono lo stimolo per creare un futuro di certezze e tranquillità per l'Associazione. Nel corso degli anni si è passati da una gestione di circolo, ad una gestione di Azienda con problemi diversi e responsabilità sempre maggiori per il Presidente e per tutto il Consiglio dell'Associazione. Il ruolo dei Sindaci Revisori è principalmente quello di verificare la regolarità delle carte contabili.
Controlli e verifiche vengono fatte più volte nel corso dell'anno. Ma perché queste operazioni abbiano senso, è di estrema importanza la comunicazione con i soci, renderli partecipi dei risultati, delle difficoltà, delle prospettive, dei progetti.
Come è stato fatto anche in precedenti occasioni, si riporta la sintesi della relazione di verifica presentata dai Sindaci Revisori nella riunione del Consiglio, il 12 aprile 2006, con osservazioni e considerazioni personali dello scrivente. Gli argomenti trattati sono stati: Fondi Comuni di Investimento, Gruppi, Gestioni appaltate.
FONDI COMUNI
Il Dopolavoro ha un buon portafoglio titoli, accumulato ed incrementato negli anni. L'utile maturato, quando non veniva investito per rinnovare e migliorare le strutture, in passato veniva collocato in Buoni ordinari del Tesoro. Nel 2000, nell'illusione e nella speranza di poter incrementare il Capitale, in un momento di crescita di tutto il mercato azionario, il Consiglio ha deliberato di sostituire i BOT con Fondi di Investimento.
I titoli chiaramente erano differenziati fra Azionari, bilanciati, obbligazionari e monetari. Negli anni dal 2000 al 2002 i fondi bilanciati e gli azionari hanno subito notevoli perdite, mentre l'obbligazionario misto ed il monetario hanno proseguito negli anni con un costante incremento. Dal 2003 al 2005 c'è stato una ripresa e si è tornati al pareggio e finalmente all'utile.
Il Consiglio, consapevole di non potere più rischiare con azioni speculative, in data 29 luglio 2005 ha deliberato la vendita dei titoli azionari e bilanciati, sostituendoli con Fondi GP Focusinvest dichiarati dalla Banca stessa linea prudente.
Dal 2000 - anno di acquisto dei fondi - al 31 dicembre 2005 l'utile è stato di + € 9.003,085.
L'impegno del Consiglio e dei Sindaci revisori è di tenere costantemente sotto controllo questo settore, onde evitare spiacevoli sorprese.
GRUPPI
Dall'esame dei bilanci dei gruppi la documentazione presentata non manifesta irregolarità formali. Ciò che lascia perplessi è il giro di affari, che appare molto scarno. Su venti gruppi ben dieci presentano nei bilanci, uscite pari ai soli importi delle sovvenzioni ricevute dal DLF ed anche per altri gruppi si ha l'impressione che il bilancio presentato sia molto modesto rispetto alle attività svolte.
I Sindaci revisori, nella relazione di verifica, sollecitano i Consiglieri responsabili a vigilare per un più corretto comportamento. Ribadiscono il concetto che tutte le entrate e tutte le uscite debbono passare dalla cassa dell'Amministrazione del Dopolavoro e che vanno dissuase operazioni fuori dalla contabilità.
L'impressione è che sia venuto a mancare il dialogo fra il Consiglio ed i soci. Nei primi anni di questo mandato sono state programmate riunioni fra i gruppi ed i Consiglieri, ma poi l'iniziativa non ha avuto seguito. Si ritiene che sarebbe di estrema importanza fare almeno un incontro all'anno sia per analizzare i problemi dei gruppi, sia per portare a conoscenza del Consiglio le attività svolte dagli stessi.
Il rapporto fra i gruppi ed il Consiglio è quasi nullo ed è limitato alla richiesta di stanziamenti e di sovvenzioni per attività. Lo stesso bilancio preventivo viene fatto ogni anno senza che il Consiglio sia a conoscenza né delle attività svolte, né del calendario delle attività dei gruppi.
GESTIONI APPALTATE
Le Gestioni Appaltate sono da sempre il settore trainante dell'economia del DLF.
Nel 2004 le entrate dei canoni - escluso il cinema Settebello - sono state di € 109.270,00; nel 2005 € 128.041,00; nel 2006 sono previsti introiti per € 125.720,00 e nel 2007 e 2008 rispettivamente € 131.370,00 ed € 133.870,00.
La gestione del bar sociale di via Roma è cambiata sia nel 2005 che nel 2006 con il canone in diminuzione in entrambi i contratti; tuttavia dal 2006 al 2008 è previsto un sensibile recupero e nel 2008 le entrate torneranno ai livelli del 2005.
Il contratto del bar stazione di Rimini scade il 28 febbraio 2007; il canone di affitto si ritiene possa essere incrementato senza particolari difficoltà.
Per il bar stazione di Cesena il rinnovo è stato fatto nell'ottobre 2005 per la durata di tre anni e con una sensibile diminuzione iniziale del canone ma con incrementi nel corso dei tre anni.
È già stato detto in più occasioni il motivo delle difficoltà nel rinnovo dei contratti dei bar: fino al 2003 le forniture di gas, luce, acqua erano a carico delle Ferrovie, ora sono a carico dei gestori. La diminuzione del canone ha compensato solo in parte i maggiori costi delle utenze. Inoltre il calo dei ferrovieri in servizio significa meno clienti, minori consumi, minori incassi.
L'Agenzia Viaggi Settebello ha cessato l'attività il 31 dicembre 2005. Un nuovo contratto è stato fatto con la Compagnia di Assicurazioni HDI che, oltre a compensare il canone di affitto precedente, sopporta anche alcune spese straordinarie.
Anche altre gestioni in appalto hanno sostenuto negli ultimi anni alcune spese straordinarie ed in futuro, ove possibile, questo sistema dovrà essere esteso a tutti i contratti di locazione.
Il cinema Settebello negli anni 2004 e 2005 ha portato al DLF introiti per € 69.721,00; il nuovo contratto, valido dal 15 gennaio 2006 al 30 giugno 2007, prevede per l'Associazione DLF il 15% degli introiti netti.
Da una proiezione degli incassi dal 15 gennaio al 31 marzo 2006, le provvigioni per il DLF sarebbero per l'anno corrente inferiori a € 20.000,00.
L'apertura delle Multisale e la difficoltà per il gestore di poter avere una soddisfacente programmazione dei film, sono la causa di questa crisi. Le spese ordinarie e straordinarie sono tuttavia a carico del gestore del cinema.
Si ritiene debba essere fatta con estrema urgenza la ricerca di alternative al fine di recuperare, almeno in parte, questo vuoto prodotto nel bilancio.
Il canone di affitto dovuto all'Associazione Nazionale è per il 2006 € 54.486,13; per il 2007 € 76.280,00; per il 2008 € 130.390,00. Considerando gli eventuali contributi dell'Associazione Nazionale in base alle risorse disponibili, tali importi potrebbero scendere del 15% negli anni 2006/2007 e fino al 40% nel 2008.
Le voci di spese delle gestioni appaltate sono sempre state gravose: nel 2004 sono state di € 94.000,00 imputabili in particolare per la messa a norma degli impianti; nel 2005 sono state di oltre € 43.000,00.
Considerando le entrate dei contratti al netto delle spese di gestione e rapportandole con i canoni di affitto dovuti all'Associazione Nazionale, dal 2008 potrebbero esserci seri problemi.
Nel futuro del DLF la possibilità di reperire risorse per mantenere il bilancio in attivo, significherà garantire la sopravvivenza del Dopolavoro e mantenere e sviluppare le attività dei gruppi, che sono l'asse portante del DLF. Io credo che un futuro sereno del DLF potrà essere garantito solo se l'Associazione Nazionale acquisterà il DLF di Rimini.
Fino ad oggi questa operazione è già stata fatta per cinque Associazioni. A questo obiettivo dovranno lavorare sia il Consiglio che tutti i soci.
Altra ipotesi è l'acquisto dell'area del Dopolavoro da parte dell'Amministrazione Comunale. Ma con quali garanzie? E se domani chi promette garanzie non ci sarà piu?
In questo futuro così incerto, ritengo valga anche per il DLF il detto: speriamo che me la cavo.
Silvano Foschi