META PRIMARIA

Nel precedente numero di questo periodico avevo manifestato allarme per la possibilità che il nostro Dopolavoro potesse essere venduto: com'è già successo per altre, per ora poche, analoghe realtà. Se nonché la situazione di stallo che pesava nei rapporti fra Gruppo FS e Associazione Nazionale DLF sembra essersi sbloccata, con una nuova concreta prospettiva.

Giunge infatti una notizia che alimenta le speranze, mai sopite, nella soluzione del problema patrimoniale. L'Associazione Nazionale DLF ha recentemente, bandendo ogni titubanza, rotto gli indugi impegnando risparmi, accumulati negli anni, per accettare la proposta d'acquisto di FRE (società immobiliare delle FS) per quattro sedi di DLF (Bari, Cremona, Perugia, Treviso) più una struttura alberghiera a Marina di Grosseto, per una cifra complessiva di circa dieci milioni di euro, che comprende anche la casa alpina di Dobbiaco per la quale le pratiche di compravendita sono in via di definizione.

Per quest'operazione l'Associazione Nazionale DLF ha costituito una società denominata Patrimonio SrL con lo scopo di acquisire, di volta in volta, gli immobili, ora in affitto ai dopolavori, se e quando saranno posti in vendita.

Il capitale immobiliare divenuto così di proprietà DLF servirà poi da garanzia per spianare la strada d'accesso al credito bancario per la concessione di mutui, al fine di acquistare le altre strutture. Si darà luogo così a un circuito virtuoso tramite il quale i canoni d'affitto, che i DLF acquisiti continueranno a pagare, contribuiranno al rimborso dei mutui contratti.

Con queste premesse c'è solo d'auspicare che anche il nostro DLF ricada nel novero di quelli che saranno, quanto prima, oggetto della compravendita.
Non si può pertanto che levare un plauso ad un'iniziativa che sblocca una situazione che sembrava senza prospettive, che ravviva invece l'anelito a conseguire per la nostra Associazione un più sereno avvenire.

Giovanni Vannini