Forse la nostra soddisfazione può essere vista da qualche persona un po' esagerata ma noi siamo veramente orgogliosi di quest'opera, necessaria per noi, per i più anziani, per i giovani e per chi verrà successivamente. Con queste parole si commentava sullo scorso numero del notiziario l'uscita del libro stesso. Nella giornata di Domenica 12 Gennaio, presso la Sala del Cinema Settebello, il libro è stato presentato ai soci, alla cittadinanza ed alla stampa locale.
La presentazione del libro ha visto la partecipazione del Dott. Luca Calbucci, autore del libro, del Prof. Paolo Zaghini, dell'Istituto Storico della Resistenza, che ha collaborato alla stesura dell'opera; erano presenti le autorità locali e dell'azienda FS ed un consistente numero di soci. Il Dott. Calbucci, nell'illustrare l'opera, ha ripercorso la storia delle strade ferrate in Italia e come nel nostro territorio, dal 1861 fino ai giorni nostri, la storia delle strade ferrate, la storia dei ferrovieri, delle lotte sindacali e la nascita delle associazioni ricreative, e quindi il DLF, ha visto protagonisti migliaia di ferrovieri. Il libro è troppo bello per poter essere spiegato in maniera dettagliata, occorre acquistarlo anche perché il prezzo è veramente ridotto rispetto alla qualità ed alla storia che si racconta (€ 5); quello che auspichiamo è che in poco tempo le 2.500 copie che abbiamo fatto stampare vadano esaurite.
Abbiamo proiettato nella mattinata stessa diapositive che hanno voluto ripercorrere la storia di Rimini, dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri, e le attività dei gruppi culturali e sportivi dell'Associazione DLF, per rendere ancor più evidente quello che come DLF siamo capaci di fare. La storia e la memoria sono per noi punti importanti cui sempre far riferimento. Abbiamo accompagnato le diapositive con una musica di sottofondo: Bella Ciao ed Amarcord proprio per evidenziare anche con la musica questi due concetti, storia e memoria auspicando che il DLF rimanga per sempre una parte importante nella storia presente e futura della nostra città e per non doverci rendere conto dell'importanza del DLF solo quando questo non dovesse ipoteticamente più esistere.
Luigino Garattoni