L'AVIS ED I FERROVIERI

L'AVIS ed i ferrovieri sono un binomio indissolubile da vecchia data, tant'è vero che la storia di questa associazione è piena di episodi di vera solidarietà dei quali i ferrovieri ne sono artefici nel 70% dei casi, basti ricordare i tempi in cui in modo pionieristico venivano chiamati i donatori nel pieno della notte, perché compatibili con il sangue dell'ammalato, e si effettuavano trasfusioni da braccio a braccio, alla faccia dell'anonimato e della privacy. Io stesso sono testimone di un simile intervento effettuato fra due ferrovieri che ha creato, a guarigione avvenuta, un legame di stima e amicizia esistente tutt'oggi.
La grande disponibilità dei ferrovieri verso la donazione del sangue non è mai diminuita, si sono fatte, e si fanno, molte illazioni sul perché di questo feeling con l'AVIS ed ognuno può pensare ciò che vuole, ma a dimostrazione del sincero sentimento che è in noi, perché per chi non lo sapesse anch'io sono un ex ferroviere, le attività dell'associazione sono per la maggioranza svolte da ferrovieri o ex ferrovieri, non sta a me giudicare se i risultati raggiunti sono il massimo ma, vista la difficoltà che c'è nel coinvolgere nuove persone disponibili ad operare nell'associazione, credo si debba comunque ringraziare chi ha impiegato ed impiega tuttora il suo tempo libero nel volontariato per il bene sociale.
Oggi la donazione del sangue ha una sua regolamentazione sanitaria talmente approfondita che oltre a tutelare il ricevente mette anche al riparo il donatore da qualsiasi rischio di spiacevole contagio; chi ha frequentato e frequenta il centro AVIS di Rimini avrà certamente notato la scrupolosità con cui i medici, con provata professionalità ed esperienza ed uniti a tutto lo staff infermieristico e tecnico, svolgono la loro attività esclusivamente al servizio della tutela del donatore, rendendo il nostro centro fra i più sicuri ed all'avanguardia nella prevenzione nel nostro paese.
È ormai assodato che la sicurezza del sangue italiano è totale ed è per questo che tutti coloro che operano nell'associazione sono impegnati in un lavoro continuo verso il proselitismo per far si che l'autosufficienza in Italia eviti l'importazione dei prodotti ematici da paesi in cui l'organizzazione del sistema di raccolta in essi vigente rende il prodotto estremamente pericoloso.
L'invito rivolto ai ferrovieri donatori è quello di adoperarsi affinché il loro esempio sia di stimolo per colleghi ed amici, specialmente per tutti i giovani che sono entrati a far parte delle maestranze dell'azienda ferroviaria.

Giorgio Bugli
Presidente AVIS Rimini